Alcuni mi dicono: «Sono stanco della città, mi opprime, voglio del verde intorno.» Altri mi chiedono se secondo me il mondo stia cambiando. Incontro persone che cercano di viaggiare il più possibile. Piccole cose, certo, ma appena hanno dieci minuti liberi, corrono da qualche parte. Davanti a un mare, sopra una montagna, in mezzo a un bosco. Pare che tutti vogliano un contatto con ciò che respira, ciò che dona ossigeno. Anche alcune aziende (Il #Cocambo di Piero Zerbin ne è uno splendido esempio) si sono convertite verso una crescita sostenibile. Insomma, qui non stiamo parlando di un gruppo di ecologisti convinti, o di sparuti combattenti per l’ecosostenibilità. E nemmeno di persone diventate personaggi di giallo vestiti, simbolo di un futuro incerto.
Qui stiamo parlando di desiderio di vita. E la vita, da che mondo è mondo, la cerchiamo nelle piante. Nel verde. In quello che nemmeno davanti a Chernobyl si è mai fermato: la natura.
Appartengo al gruppo di persone fortunate, quelle dotate di giardino, vicino a un boschetto, in un paese di 14000 abitanti, circondato da campi, a 18 km dal mare. Così non temo molto le limitazioni cittadine di chi respira il centro di Milano. Eppure la sento anch’io questa cosa del verde, delle piante, dei germogli e del vento, del veder nascere i frutti. Adesso poi con l’autunno, questa voglia di foglie secche da stropicciare, di zucche da guardare e tagliare, di verdure invernali da veder crescere. Insomma, questa voglia di vita, mi affascina. Dico sempre che meriti. La vita, dico, merita. A prescindere. Ed è in giorni come questi, quando piove e poi spunta il sole, quando tutto è al contrario dei testi di Baricco, assolutamente imperfetto, che sono contento di poterla assaporare. Pensateci bene. Siamo qui, a raccontarcele, a leggerci, a condividere momenti di vita. É un gran dono poterlo fare. Un dono assistere a questo mondo che cambia. E cambia, eh. Guardate che sta cambiando. Mica fuori. Sta cambiando dentro di noi. Il mondo sta cambiando dentro di noi. Così velocemente, che c’è da meravigliarsi.