C'è una fitta rete di segreti dietro 'La terza clessidra'

Il sacrificio del tempo

Immergiti nella narrazione ricca di suspense dell’ultimo romanzo di Giuliano Pellizzari, tra un serial killer che si aggira per Aquileia e il culto transumanista che sta sconvolgendo il viaggio a Istanbul di Leandro Arcani.

copertina del romanzo la terza clessidra, rappresenta il volto di una donna di profilo che esce dal lato di una clessidra antica classica. L'immagine è in bianco e nero.
giuliano pellizzari seduto sullo schienale di un divano con alle spalle la sua libreria e il suo nuovo romanzo, La terza clessidra, in mano. La foto è in bianco e nero.

Sinossi del romanzo

Un omicidio tra gli scavi di Aquileia sconvolge la calma routine di Corba, commissario di Palmanova, la cui indolente quotidianità deve scontrarsi con un problema inaccettabile: è a dieta. Difficile affidare il caso all’aiutante Lengue, è sparito. Impossibile sfruttare le doti analitiche del sociolinguista Leandro Arcani, pare disperso in Turchia. Gli restano l’aiuto della indomabile ispettrice Lupineri, il fiato sul collo del questore Mocilnik e la consapevolezza che i casi più semplici hanno sempre soluzioni complesse. Dopo La scatola del tè, Giuliano Pellizzari ci riporta in un Friuli al centro di complotti internazionali, culti antichi e killer che si aggirano nelle calde serate primaverili.

Scrivere con passione e precisione

Siamo in un’epoca dove l’innovazione tecnologica sta dominando i mercati, la cultura, le opinioni. Dove l’intelligenza artificiale è chiamata a comprendere, risolvere, creare, sostituirci. E la tecnologia sembra essere un nuovo Dio a cui affidare la nostra vita, fino a divenire sempre meno autori del nostro futuro: è ineluttabile? La terza clessidra affronta il tema del transumanesimo e di questa nostra paura assoluta del tempo che scorre.

 

Recensioni dei lettori

Recensito in Italia il 15 luglio 2024

Il concetto di tempo è al centro di questo giallo-thriller… e avrei voluto che non finisse mai, tanto è stata piacevole la lettura! Volevo una quarta, quinta e sesta clessidra 🙂
I capitoli sono brevi e incisivi, il linguaggio oscilla tra l’arguto e l’ironico, e ai personaggi ci si affeziona subito.
Personalmente lo consiglio, e non solo agli amanti del genere!

Recensito in Italia il 29 luglio 2024sandro

Grande Pellizzari!
In questo romanzo giallo, il commissario Corba indaga su un mistero internazionale, aiutato dall’ispettrice Lupineri e dal linguista Leandro Arcani. La trama è ambientata principalmente nel Friuli Venezia Giulia e il concetto di tempo gioca un ruolo centrale nel giallo-thriller.
La lettura è stata piacevole e coinvolgente. I capitoli sono brevi e incisivi, e il linguaggio oscilla tra l’arguto e l’ironico.
Il personaggio di Lisa risulta particolarmente coinvolgente.

Consigliatissimo

Recensito in Italia il 2 dicembre 2024

Libro avvincente, forse più del precedente, con un finale per niente scontato … forse il finale me lo sarei aspettato più movimentato, ma probabilmente questo sarebbe stato un finale scontato! Nei vari capitoli del libro si conoscono meglio i personaggi già incontrati nel primo romanzo “La scatola del tè “ e si fa la conoscenza di nuovi. Fra tutti, forse il nuovo personaggio che più attira l’attenzione del lettore è Lisa, un’adolescente molto smart. A Corba, Leandro, la Ninina e a Marianna ci si affeziona sempre di più, in attesa del seguito, questo è un bel libro consigliatissimo.

Eccoli Di Nuovo!

Ritrovare in ‘La terza clessidra’ i personaggi de ‘La scatola del tè’, vederli muovere non solo nella loro terra, il Friuli, ma anche in luoghi e culture diverse (Istanbul) e seguirli nella loro interazione con nuove e indovinate figure, è stato come riprendere un cammino conosciuto e rassicurante che poi si snoda tra mondi nuovi ed esperienze mai provate.

La trama è intrigrante. Essa ci porta a seguire l’indagine del commissario Corba su un nuovo caso che ha come sfondo principale gli scavi di Aquileia. Fin dal primo momento, però, i rilievi sulla scena del crime rimandano a un mondo lontano nel tempo e nello spazio, quello orientale. L’oriente, con la sua cultura millenaria, è una presenza costante. Infatti, mentre Corba è alle prese con l’indagine ad Aquileia, Leandro Arcani, sociolinguista e profondo conoscitore della cultura orientale, si trova ad Istanbul per una ricerca d’archivio affidatagli da Andrew Biglimbs, il suo amico della CIA. E noi siamo con lui, immersi nei colori, nei profumi e nei sapori della città, e con lui viviamo un’adrenalinica fuga dal pericolo e dal mistero che essa nasconde.

L’oriente si intreccia con la tecnologia e con il mondo degli affari: Taramismo e Transumanesimo, gli argomenti della ricerca di Leandro negli archivi di Istanbul, sono inscindibilmente legati al caso su cui Corba sta indagando. La trama, ricca di inaspettati colpi di scena, prende vita attraverso l’interazione dei personaggi, che sono perfettamente caratterizzati e delineati. Dei protagonisti de ‘La scatola del tè’ ritroviamo tic e abitudini ma scopriamo anche altri lati della loro personalità e diventiamo più profondamente partecipi della loro vita interiore. I personaggi nuovi ci sorprendono con la loro straordinaria peculiarità. Lisa, ad esempio, ci cattura fin dall’inizio con la sua carica di energia e determinazione, che non riesce però a nascondere una tenera fragilità. I dialoghi sono naturali, incisivi e perfettamente individualizzati, anche attraverso l’uso misurato di lingue diverse (friulano, inglese, tedesco, turco), che danno il giusto colore alle battute.

Tutto nel romanzo avvince e conquista e, a lettura conclusa, non vediamo l’ora di vedere Corba & Co. alle prese con un nuovo mistero.

Recensito in Italia il 12 agosto 2024

Anche il secondo romanzo è una piacevole conferma di come l’autore coniughi in modo efficace trame articolate e avvincenti a luoghi suggestivi. Se poi questi bellissimi scenari del nord est Italia ti sono familiari capita di immedesimarsi come non mai nelle vicende dei personaggi: il mio preferito rimane il simpatico e arguto commissario Corba. Un grande!
Alcuni episodi, come le disavventure del povero Lengue rimangono in sospeso, non può quindi mancare il terzo episodio! Mi auguro di non dover aspettare a lungo…

Recensito in Italia il 6 agosto 2024

Romanzo fantastico, migliore del precedente. Personaggi che entrano nella fantasia del lettore e diventano reali, in attesa di vederli veramente in una versione televisiva o cinematografica. Penso che Lisa possa entrare nel cuore di tutti i lettori ed eventuali spettatori futuri. In attesa di un eventuale terzo capitolo, che molti già si attendono.

 

Recensito in Italia il 6 agosto 2024

Già nel primo giallo che vedeva protagonisti Leandro e l’ispettore Corba ( La scatola del tè) ho apprezzato lo stile di Giuliano Pellizzari, ma in questo secondo libro l’autore è riuscito a coinvolgermi facendo sentire veri ( quasi quotidiani) i protagonisti. ( in attesa del prossimo libro )

Analisi del romanzo La terza clessidra

“La Terza Clessidra” è un romanzo polifonico

RECENSIONE “L A TERZA CLESSIDRA” DI GIULIANO PELLIZZARI 

 “La Terza Clessidra” è  un romanzo polifonico che intreccia storie e destini attraverso temi universali come il tempo, la memoria e il sacrificio. Al centro della narrazione c’è Ugo Corba, un commissario di provincia in Friuli, che viene trascinato in un’indagine complessa e apparentemente banale: la scomparsa del suo vice e un misterioso sarcofago ad Aquileia contenente un cadavere fresco. Intrecciata a questa storia principale vi è una rete di sottotrame che includono una giovane hacker in fuga, un archeologo ossessionato dalla perfezione dei reperti, e un anziano professore in cerca di redenzione a Istanbul. Attraverso una narrazione frammentata e ritmata, il romanzo esplora la fragilità dell’esistenza umana e il bisogno di lasciare un segno indelebile.

L’opera si distingue per la commistione di generi: noir, archeologia, dramma personale e tecnologia. La scelta di ambientare il romanzo in luoghi meno comuni come Aquileia e Istanbul conferisce freschezza, mentre l’idea del sarcofago con un cadavere recente è intrigante e apre a riflessioni sulla storia e sulla modernità. Tuttavia, alcuni tratti dei personaggi (es. la hacker ribelle) risultano prevedibili, riducendo parzialmente l’impatto dell’originalità.

Lo stile di Pellizzari è ricco e denso che, però, non sempre favorisce la scorrevolezza. La scelta di alternare i punti di vista e di usare una prosa quasi poetica in alcuni capitoli crea una narrazione affascinante ma a tratti complessa. 

“La Terza Clessidra” centra pienamente il proprio obiettivo: il tempo e la sua percezione sono il filo conduttore dell’intera narrazione. La clessidra, come simbolo, riflette sia la dimensione personale (il tempo che scorre nei destini individuali dei personaggi) sia quella universale (il tempo storico, culturale e archeologico).

Ogni linea narrativa – dal commissario Ugo Corba alle vicende della hacker Lisa, fino agli scavi archeologici di Aquileia – è permeata da questo tema. L’autore riesce a legare passato e presente, mostrando come il tempo influenzi scelte, identità e relazioni. Gli oggetti simbolici (come il sarcofago e la clessidra) e i riferimenti a contesti storici e culturali consolidano ulteriormente questa aderenza.

L’intreccio delle storie e l’attenzione ai dettagli temporali, come il ticchettio di una clessidra o la descrizione dei reperti antichi, sono chiari indicatori di un progetto narrativo pensato per ruotare attorno a questo tema cardine.

L’intreccio di “La Terza Clessidra” è complesso e ben articolato, con trame principali e secondarie che si intrecciano in un crescendo di mistero e tensione narrativa. Il commissario Ugo Corba rappresenta il perno attorno al quale si sviluppano le diverse storie: l’indagine sul sarcofago di Aquileia, le dinamiche personali e professionali, e il mistero della scomparsa del vicecommissario Lengue.; è anche ambizioso, articolato e ricco di colpi di scena che mantengono l’attenzione del lettore. La scelta di intrecciare storie apparentemente distanti arricchisce la complessità del romanzo, offrendo uno spettro narrativo ampio e coinvolgente, anche se alcune sottotrame appaiono marginali rispetto alla narrazione principale, mentre l’abbondanza di dettagli e descrizioni, seppur suggestivi, tende a diluire l’immediatezza della storia.

L’originalità di “La Terza Clessidra” si manifesta principalmente nella capacità di Giuliano Pellizzari di combinare elementi di generi diversi in una narrazione coerente. Il romanzo intreccia il noir, il mistero archeologico, l’introspezione filosofica e persino accenni alla narrativa tecnologica (ad esempio, con la figura della hacker Lisa). Questa mescolanza di generi è affascinante e contribuisce a rendere il romanzo unico nel panorama contemporaneo.

L’ambientazione tra Aquileia, un luogo ricco di storia e simbolismo, e città come Istanbul, crocevia culturale e temporale, è una scelta inusuale e suggestiva. Il mistero del sarcofago che custodisce un cadavere recente, contrapposto alla lentezza della scoperta archeologica, rappresenta una metafora potente del contrasto tra il tempo umano e quello storico. La caratterizzazione dei personaggi è vivace, con figure che si muovono tra ruoli archetipici (il commissario, l’intellettuale) e rappresentazioni più contemporanee e sfaccettate (la hacker ribelle, il professore malinconico).

Il messaggio centrale del romanzo ruota attorno al tempo come elemento fondamentale dell’esistenza umana. Pellizzari esplora diverse declinazioni di questo tema:

Il tempo storico e collettivo

Il tempo personale: incarnato nei personaggi principali, ognuno dei quali affronta il proprio rapporto con il tempo, che si tratti di nostalgia, rimpianto o paura del futuro.

Il sacrificio: il tema del tempo è associato alla capacità di sacrificarsi per un bene più grande, come dimostrano alcune scelte difficili fatte dai protagonisti.

La tensione tra permanenza e transitorietà: simboleggiata dalla clessidra, un oggetto che misura il tempo che scorre e che non può essere fermato, il romanzo suggerisce che la bellezza della vita risiede proprio nella sua caducità.

Pellizzari sembra voler dire che, nonostante il tempo sia inesorabile, ciò che conta davvero sono le tracce che lasciamo dietro di noi, sia nel mondo che nelle persone che incontriamo. Questo messaggio è universale e toccante, anche se, a volte, viene trasmesso in modo implicito o diluito da sottotrame meno rilevanti.

Il messaggio è forte, universale e ben integrato con il tema centrale del romanzo. Tuttavia, una maggiore focalizzazione su questo aspetto avrebbe potuto rafforzare ulteriormente l’impatto complessivo.

“La Terza Clessidra” è un’opera che affascina per la sua profondità e ambizione, capace di immergere il lettore in una riflessione sul tempo e sulle tracce che lasciamo nel mondo. Il romanzo offre una narrazione coinvolgente, arricchita da personaggi complessi e da una struttura narrativa che intreccia passato e presente in modo magistrale. È un libro che lascia il segno, perfetto per chi ama esplorare i grandi interrogativi dell’esistenza attraverso una storia avvincente e ben costruita.

Il romanzo è profondo, ambizioso e ricco di spunti di riflessione, capace di catturare l’attenzione del lettore con un intreccio avvincente e personaggi memorabili. Nonostante qualche difficoltà legata alla fluidità e al sovraccarico di sottotrame, l’opera si distingue per la sua capacità di trattare il tema del tempo in modo originale e coinvolgente. Un romanzo che richiede attenzione e pazienza, ma che sa ripagare con emozioni e riflessioni durature.

Un’opera che merita di essere letta, riflettuta e ricordata.

 

Antonio Pettinato

 

 

Uno stile estremamente coinvolgente, intenso, incalzante

“Uno scorrere del tempo dal fascino mortale, tragico, drammatico; clessidre della vita che albergano in omicidi funestati dall’ orrore, da una dimensione thrilleristica satura di mistero, segretezza, fondamentale oblio. Proiezioni di esistere che trasudano ricerca di verità e calore salvifico, tombe della memoria che accecano la vista dando origine ad una sprezzante corsa contro il tempo per la volontà di risoluzione. Omicidi, avvolti da nebbia tetra e diafana, che smorzano il respiro, affaticandone già di per sé il fluire spezzato dagli eventi. Storie di vita che, compenetrandosi, albergano in cuori privati di quiete, serenità, essenziale leggerezza. Un bisogno radicato e totalizzante di disvelamento di misteri sospesi nel tempo, di dar voce ad una cultura orientale pregna d’essenza, di incantevole e inebriante suggestione.
Un morto ad Aquileia, posizionato dentro a una bara, viene ritrovato durante alcuni scavi archeologici, scoperto dal professor Viktor Krauss, dell’ università di Vienna. Un sarcofago di pietra chiara, senza macchie o segni particolari di erosione per un corpo privato di vita in posizione supina, ginocchia e braccia piegate, avvolto da larghe fasce di stoffa. Un maschio caucasico, un eremita influencer sopra ai sessant’anni, morto per asfissia, con una clessidra dietro la schiena. Incaricato del caso, il commissario di Palmanova, Corba, coadiuvato dall’ ispettrice Lupineri e dal questore Mocilnik. Mentre l’aiutante di Corba, Lengue, pare sparito nell’ombra, la routine e quotidianità del luogo viene ben presto spezzata da un nuovo omicidio con rinnovata probabile premeditazione: una donna, con indosso solo una tunica bianca leggera, il capo fasciato e il volto scoperto, simile ad una statua con, sotto la schiena, una seconda clessidra. Scambi di identità, nuove sparizioni, un universo multiforme e variegato di personaggi estremamente eterogenei: l’opera di un serial killer intelligente e metodico che agisce nell’ ombra. Tutto ciò mentre il sociolinguista Leandro Arcani si trova nella suggestiva Istanbul, incaricato di alcune ricerche da Biglimbs della CIA. Un intreccio mortale tra storie parallele, legate tra loro a doppio filo, destinate a collidere in un urto-caos dal sapore orientale.
“La terza clessidra” di Giuliano Pellizzari è complessità e infinita bellezza, straordinarietà e fulgido ingegno. Con uno stile estremamente coinvolgente, intenso, incalzante, l’ autore – dopo “La scatola del tè” – catapulta il lettore in nuovi frammenti di esistere carichi di emotività, tensione tangibile, introspezione profonda. Una storia al cardiopalma in cui nulla è come sembra: colpi di scena e scottanti rivelazioni propri di un racconto di pregevole fattura per qualità e valore.”

Laura_Libri 
La terza clessidra: un thriller archeologico che intreccia passato e presente

La terza clessidra: un thriller archeologico che intreccia passato e presente

Giuliano Pellizzari ci regala con “La terza clessidra” un thriller avvincente che intreccia sapientemente archeologia, mistero e intrighi internazionali. Ambientato tra il Friuli Venezia Giulia e la vibrante Istanbul, il romanzo ci trasporta in un’indagine intricata che ruota attorno a una serie di omicidi rituali, il cui filo conduttore sembra essere la presenza di enigmatiche clessidre.

Il commissario Corba, burbero ma intuitivo, si trova alle prese con un caso che lo porta a confrontarsi con un mondo a lui sconosciuto: influencer, culti antichi e loschi figuri legati al mondo della finanza internazionale. La sua incapacità di destreggiarsi tra le nuove tecnologie e i social media viene compensata dall’acume del linguista Leandro Arcani, consulente della CIA, che si ritrova suo malgrado coinvolto nell’indagine.

L’autore delinea con maestria i personaggi, rendendoli vivi e credibili. Corba, con il suo attaccamento alle tradizioni e il suo scetticismo verso il mondo moderno, rappresenta l’archetipo del poliziotto all’antica, costretto a confrontarsi con una realtà in continua evoluzione. Arcani, invece, incarna l’uomo moderno, diviso tra la sua passione per le lingue antiche e i segreti del suo lavoro per i servizi segreti.

L’intreccio narrativo è ben costruito e ricco di colpi di scena. La trama si dipana tra passato e presente, tra reperti archeologici e tecnologie all’avanguardia, tenendo il lettore incollato alle pagine fino all’ultima rivelazione.

Tra i punti di forza del romanzo, spicca la cura con cui Pellizzari descrive i luoghi: dalle atmosfere suggestive di Aquileia, con i suoi scavi archeologici e il suo passato glorioso, alla frenesia di Istanbul, crocevia di culture e misteri.

Non mancano momenti di ironia e leggerezza, che stemperano la tensione narrativa e rendono la lettura ancora più piacevole.

Alcuni aspetti del romanzo potrebbero essere approfonditi:

  • La figura di Karl von Über, il magnate austriaco che finanzia gli scavi, rimane in parte avvolta nel mistero.
  • La setta di estremisti transumanisti, che sembra muovere i fili della vicenda, avrebbe potuto essere sviluppata con maggiore dettaglio.

Nel complesso, “La terza clessidra” è un thriller ben scritto e coinvolgente, che saprà appassionare gli amanti del genere e non solo. Pellizzari dimostra una grande capacità narrativa, intrecciando abilmente elementi di storia, archeologia e attualità in un romanzo che stimola la riflessione sul valore del tempo e sul ruolo della tecnologia nella società moderna.

Federica Gallese

Ultime Presentazioni

Dov'è ambientato il romanzo "La terza clessidra"?

Aquileia, patrimonio UNESCO

Aquileia è una città storica nel nord-est dell’Italia, situata nella regione Friuli Venezia Giulia. Fondata dai Romani nel 181 a.C., è famosa per i suoi straordinari resti archeologici, tra cui il foro, il porto fluviale e la basilica patriarcale con i suoi splendidi mosaici paleocristiani, considerati tra i più belli al mondo. Un tempo uno dei centri più importanti dell’Impero Romano, Aquileia è oggi un sito UNESCO, simbolo di ricchezza storica e culturale.

Istanbul il crocevia delle culture

Istanbul, situata tra Europa e Asia, è una città affascinante della Turchia, ricca di storia e cultura. Anticamente nota come Bisanzio e poi Costantinopoli, è stata capitale di tre imperi: romano, bizantino e ottomano. Famosa per monumenti come la Basilica di Santa Sofia, la Moschea Blu, il Palazzo Topkapi e il Gran Bazar, Istanbul è un crocevia unico di tradizioni orientali e occidentali, con un vibrante mix di modernità e antichità.

Palmanova, la città fortificata

Palmanova è una città fortificata unica nel suo genere, situata in Friuli Venezia Giulia, Italia. Fondata nel 1593 dalla Repubblica di Venezia, ha una caratteristica pianta a forma di stella a nove punte, progettata come città ideale e difensiva. Dichiarata patrimonio dell’UNESCO, Palmanova è famosa per le sue mura, i bastioni ben conservati e la piazza centrale, geometrica e armoniosa, che rappresenta il cuore della città.

Grado, l'isola del patriarca

Grado è una pittoresca città lagunare situata in Friuli Venezia Giulia, Italia, nota come “Isola del Sole”. Famosa per le sue spiagge sabbiose, le terme e il centro storico, offre un mix di bellezze naturali e patrimonio culturale. Di origine romana, Grado è anche celebre per la Basilica di Sant’Eufemia e i suoi mosaici paleocristiani, oltre che per la sua laguna, un ambiente unico ricco di isolotti e fauna. Una meta ideale per relax, natura e storia.

I personaggi del romanzo "La terza clessidra"

Ugo Corba

Ugo Corba

Commissario di Palmanova

Un commissario di polizia burbero ma intuitivo, con un forte attaccamento alle tradizioni e una certa diffidenza verso il mondo moderno e le tecnologie. Si trova ad affrontare casi complessi che mettono alla prova la sua pazienza e le sue capacità investigative.

Leandro Arcani

Leandro Arcani

Sociolinguista

Lavora come consulente per privati e per le forze di polizia, è esperto di linguaggio (antico e moderno) ed è in grado di riconoscere le motivazioni di una persona analizzando l’etimo delle parole che sceglie. È un uomo brillante e intuitivo, con una spiccata capacità di osservazione e analisi. Amico di Andrew Biglimbs, analista CIA di stanza alla base americana di Aviano, collabora alle indagini fornendo la sua expertise e il suo punto di vista originale.

Luciana Lupineri

Luciana Lupineri

Investigatore polizia di Palmanova

Di bell’aspetto, ma ben celato dai modi mascolini e risoluti. Donna determinata e capace, ma a volte così emotiva da poi pentirsi delle proprie reazioni. È attratta da Leandro e ha un rapporto inscindibile con Corba.

Marianna Griotti

Marianna Griotti

Biotecnica pubblicista

Quarantenne, energica, sportiva e vivace. Amica di Leandro dall’adolescenza, è fortemente legata ai suoi temi eistenziali, come la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente. Ha una propensione salvifica nei confronti degli uomini, con ricadute sulle stabilità delle sue relazioni.

Viktor Krauss

Viktor Krauss

Professore di Archeologia

Responsabile degli scavi di Aquileia, è un archeologo che lavora all’università di Vienna. È descritto come un uomo alto e magro, lievemente ingobbito con una barbetta grigia e baffi impomatati. Completamente affascinato e assorto dal suo lavoro, cerca di collaborare con un alquanto indisciplinato geologo, Salvatore Righi

Lisa Balan

Lisa Balan

Studentessa

Lisa Balan è una ragazza di 17 anni che vive nella casa-famiglia “Nuove Tarvisiali”. Viene descritta come una ragazza forte e intelligente, ma anche impulsiva e ribelle. Ha un carattere difficile e tende a scappare spesso dalla casa-famiglia. È esperta di tecnologia e sa come disattivare gli antifurti.

Salvatore Righi

Salvatore Righi

Geologo

Lavora come responsabile degli scavi archeologici ad Aquileia. È un uomo di bell’aspetto, alto, muscoloso e con gli occhi azzurri. Viene descritto come una “quercia spavalda e ben piantata”, in contrasto con il Professor Krauss, che è più esile e goffo.

Carl Von Hüber

Carl Von Hüber

Biotecnica pubblicista

Karl von Über è un magnate austriaco della finanza internazionale, noto per i suoi investimenti nel campo della sostenibilità. È descritto come un uomo ricco, potente e influente, ma anche freddo, calcolatore e spietato.

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