Di Giuliano Pellizzari

Romanzo giallo

Ambientato in Friuli-Venezia Giulia, il romanzo di 412 pagine narra le vicende di una coppia di amici quarantenni, Leandro e Marianna che, dopo una serata in pizzeria, scoprono in piazza San Giacomo a Udine il corpo di un uomo senza vita. Si tratta dell’avvocato Elpidio Lavari di Palmanova, affermato docente universitario. Coinvolti in una serie di misteri e inseguimenti, saranno fondamentali per le indagini condotte da Ugo Corba, commissario di Polizia di Palmanova. Tra colpi di scena, tecnologie innovative, frasi cifrate e relazioni d’amore, i protagonisti attraverseranno il Friuli, da Strassoldo al Monte Lussari.

La scatola del tè

Sinossi

Elpidio Lavari è un professore universitario, un brillante avvocato, un seduttore. Un uomo schivo e altero. Elpidio Lavari è un uomo morto. Sarà il commissario Corba a indagare, aiutato dall’ispettrice Lupineri e da Leandro Arcani, il linguista quarantenne coinvolto in un mistero internazionale.
Spetterà proprio a lui, un professionista nella lettura degli altri, il compito di capire cosa stia nascondendo la sua migliore amica, Marianna. Un segreto che rincorrerà lungo le strade friulane, da Strassoldo al monte Lussari e che sconvolgerà la vita di entrambi.

 

Commento di Martina Luciani

La scatola del tè

“𝘜𝘯 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘪𝘯𝘤𝘪, 𝘯𝘰𝘯 𝘭𝘰 𝘮𝘰𝘭𝘭𝘪 𝘱𝘪𝘶̀, 𝘵𝘳𝘢 𝘶𝘯’𝘪𝘯𝘲𝘶𝘪𝘦𝘵𝘶𝘥𝘪𝘯𝘦 𝘦 𝘭’𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢, 𝘵𝘳𝘢 𝘶𝘯 𝘵𝘳𝘢𝘣𝘰𝘤𝘤𝘩𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘮𝘪𝘴𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘯𝘦𝘭 𝘧𝘭𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯’𝘰𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢, 𝘮𝘢𝘪 𝘣𝘢𝘯𝘢𝘭𝘦, 𝘴𝘤𝘳𝘪𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘪𝘯 𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢𝘯𝘰, 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘵𝘢, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘭𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘧𝘪𝘰𝘳𝘪, 𝘥𝘢 𝘦𝘴𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘧𝘳𝘪𝘶𝘭𝘢𝘯𝘦, 𝘴𝘭𝘰𝘷𝘦𝘯𝘦, 𝘵𝘦𝘥𝘦𝘴𝘤𝘩𝘦”.

cosa dice l’autore

Giuliano Pellizzari sul romanzo “La scatola del tè”

«Dopo averlo scritto, ho faticato nel definire che tipo di romanzo fosse. Di certo è un giallo, perché c’è un omicidio da risolvere. E ne ha tutti gli ingredienti, con indizi, personaggi e accadimenti inattesi. Però, c’è molto dell’intrigo internazionale, ci sono profili psicologici, argomenti attuali e qualche spunto di riflessione. Molto lavoro è stato dedicato, oltre alla ricerca pura con interviste a esperti dei diversi settori, anche alla definizione dei personaggi. Diciamo che per essere un crime, non fa leva sulla violenza per farsi strada. In fin dei conti le emozioni più profonde non hanno bisogno di essere sempre esplicitate.»

Giuliano pellizzari scrittore la scatola del tè

“C’è sempre qualcosa di misterioso dietro all’amicizia tra uomo e donna. Qualcosa che sfugge, un legame sottile, spesso incomprensibile. Eppure ci sono momenti in cui tutto si chiarifica, tutto è lampante. La scatola del tè è un giallo che si addentra in uno di questi misteri.”

“Il libro è ambientato in Friuli-Venezia Giulia, terra misteriosa e ricca di spunti per chiunque voglia vivere delle esperienze inattese. Perché attraversata, da sempre, da diverse culture, crocevia di popoli e di atteggiamenti verso la vita. Vista da lontano appare statica, ferma nella sua storia più antica. Invece è un luogo dinamico ed estremamente vivace.”

Giuliano Pellizzari intervistato alla libreria Baobab durante la presentazione del romanzo La scatola del tè.
prima pagina del racconto Adia

La scatola del tè

Rassegna stampa

Alcune recensioni del libro

 

5 di 5

AnnaCol

Un fuoriclasse. Giuliano Pellizzari ha scritto davvero un bel libro che trascino pagina dopo pagina e lascia un po’ appesi sul finale e son dovuta tornare indietro a leggere per capire chi fosse l’assassino. Non capisco però perché tanto amore per l’amica Marianna da parte di Leandro, visto che lei lo usa e basta e non sono nemmeno amanti. Ho comprato il libro dopo aver visto un suo video sulla sua pagina, dove parlava dell’odore dei libri gialli e di Carlo Emilio Gadda, che adoro. C’è un po’ di similitudine sul finale dei due libri, in effetti, ma questo lascia una sensazione da giallo nordico, forse molto più da Soren Sveistrup. Sono stata solo due volte in Friuli, ma mai in inverno, ma visiterò Udine in dicembre. Quando farà presentazioni in Veneto?

5 di 5

Annamaria T.

Ottimo libro, scorrevole da leggere, anche perché per una volta il friuli non è stato descritto come sempre, ma ricco di cose nuove e di avventura. Anche la storia d’amore è intrigante e un po’ l’autore ne approfitta per lasciare il lettore appeso a un filo fino all’ultimo. Bravo, ci vorrebbe una serie.

5 di 5

Armando

Uno dei gialli più interessanti degli ultimi tempi. Diverso da tutti gli altri, ricalca da un lato l’eleganza di Doyle e Christie nella scelta linguistica. Senza inutili manierismi, riesce con un linguaggio attento e spesso sottile, a trasmettere situazioni di tensione e di riflessione con molta agilità. Dall’altra parte è dinamico, ironico quanto basta, scorrevole nella lettura. Interessante l’aver mescolato tante espressioni linguistiche, come lo sloveno, il tedesco, la lingua friulana, che sono però tipiche del territorio del Friuli-Venezia Giulia in cui è ambientato.
Valido anche il fatto di aver dato una veste moderna al territorio, spesso tecnologicamente avanzata e descritto con toni positivi e vivaci, interrompendo la tendenza in atto di descrivere il nord est italiano come triste e povero di vivacità.
Peccato non aver ancora affrontato le ampie possibilità che la città di Trieste offra, ambiente ancora più adatto a parlare di spionaggio internazionale. Valida l’idea di muoversi su più ambienti in contemporanea.
Consiglio vivamente di leggerlo, prendendosi il giusto tempo per inoltrarsi in questo nuovo modo di raccontare.

5 di 5

Rosa

Gran bel romanzo, l’ho letto tutto d’un fiato, merita assolutamente! la storia si muove agile nel Friuli, tra le avventure di Leandro Arcani, le indagini del commissario Corba, il misterioso questore Mocilnik e gli attentati seguiti da Lengue. Dopo un po’ quello che appassiona più di tutto sono proprio i personaggi. Ti prendono, vuoi sapere cosa stiano per fare, come ragionano, cosa accadrò a Marianna e Luciana. Perché il bello della storia è proprio che si intreccino alle avventure anche le storie dei personaggi. Sono tanti e ben descritti. Merita scoprire cosa accadrà nei prossimi romanzi.

5 di 5

ANDREA DV (proprietario verificato)

Perché leggere “la scatola del te” ? Perché sì, ma non è una risposta soddisfacente. Perché il libro (nel senso dell’oggetto fisico) è realizzato bene e ha un buon odore. Perché, pur essendo una opera prima per l’autore in questo genere, è scritto bene, non utilizza un lessico banale e si legge in maniera fluida e scorrevole. Perché vi stupirà. Perché come “giallo” è avvincente e mai scontato. Perché, per chi ci abita o per chi lo ha visitato, racconta un Friuli (possibile ? probabile?) diverso da quello che siamo abituati a pensare, vedere e vivere tutti i giorni. Perché anche il Friuli, grazie anche alla sua posizione geografica, può (a volte) competere con Milano o Los Angeles come location di un libro. Perché tutti vorremmo andare a mangiare al Gjal Cjoc. Perché Strassoldo e Costracco (chissà dov’è?) sono due immagini di una Italia dalla mille storie e culture che hanno imparato a convivere pacificamente. Perché potranno anche non convincervi i nomi dei vari personaggi ma vi conquisteranno comunque. Perché Corba è un commissario vecchio stampo e non un moderno vicequestore. Perché Leandro Arcani, il questore Mocilnick e il commissario Corba, forse troppo ingombranti l’uno per l’altro in un libro solo, sono dei personaggi intriganti e che hanno ancora molto da dire. Perché non vederete l’ora che esca il prossimo romanzo per sapere quale sarà la loro prossima avventura. Perché, insomma, è veramente un bel libro.

5 di 5

Michele

Bellissimo giallo, ricco di sorprese e colpi di scena ambientato in un Friuli invernale quasi fiabesco. L’autore riesce a tratteggiare i ritratti dei protagonisti con grande maestria rendendoceli familiari nell’arco di poche righe. Un libro così “chiama” sicurante un seguito!

5 di 5

Federica G.

Graditissimo regalo di una amica, letto con gusto, capitolo dopo capitolo, viene voglia di sapere cosa accadrà dopo. Ho fatto fatica ad accettare il finale, ma alla fine collegando tutto, sono rimasta sorpresa: un intrigo degno dei migliori romanzi gialli! Complimenti all’autore. Se venisse a Vicenza a presentarlo, sarei contenta di venire ad ascoltarlo.

5 di 5

Barbara T.

Per una lettrice di saggi, un sorpresa inaspettata! Complimenti per la vivacità e ricchezza intellettuale, per il ritmo misurato ma veramente coinvolgente, per la profondità emotiva con cui l’autore ha fatto vivere i suoi personaggi. Attendo impaziente il proseguo…

5 di 5

Andrea

Ottimo libro, scritto elegantemente e nello stesso tempo coinvolgente. I personaggi entrano di pagina in pagina nella quotidianità del lettore che non vede l’ora di sapere cosa combineranno nel capitolo successivo.
Da leggere assolutamente!

5 di 5

Chiara

Una deliziosa descrizione dei luoghi friulani è lo sfondo a inattese svolte di una trama avvincente e originale.

5 di 5

Rosa

Avvincente e coinvolgente, merita leggerlo per vedere il Friuli in modo diverso, descritto in modo davvero bello.

 

Alcune recensioni sul romanzo giallo

La scatola del tè

“Certo che sono contento del risultato che sta ottenendo questo romanzo e a tutto avrei pensato, meno che di ricevere delle proposte di serie televisive da trarre dalla storia. Più che altro, mi fa piacere sapere che ci siano persone che si siano divertite a appassionate nel leggerlo, che ci sia il desiderio di leggere altro sul Commissario Corba e Leandro Arcani. E che il Friuli-Venezia Giulia abbia la visibilità che si merita.”

Giuliano Pellizzari

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